La lirica di Volker Braun, poeta e scrittore tedesco, mira a recuperare la poesia come gesto pubblico e collettivo, come indagine della realtà storico-sociale: Noi e non loro (Wir und nicht sie, 1970, nt), Contro il mondo simmetrico (Gegen die symmetrische Welt, 1974), Training del portamento eretto (Training des aufrechten Gangs, 1979, nt), Lento scricchiolio del mattino (Langsam knirschender Morgen, 1987, nt), La stoffa per vivere (Der Stoff zum Leben, 1990).
Partendo da una posizione marxista, rivendica anche nella prosa (La spensierata vita di Kast, Das ungezwungene Leben Kasts, 1972, nt; i racconti di Storia incompiuta, Unvollendete Geschichte, 1975, nt; Territorio non occupato, Das unbesetzte Gebiet, 2004, nt) e nella produzione teatrale (Tizio e Caio, Hinze und Kunze, 1973, nt; La grande pace, Der grosse Frieden, 1979, nt; Società di transizione, Die Übergangsgesellschaft, 1982, nt; Ifigenia in libertà, Iphigenie in Freiheit, 1992, nt) un socialismo dinamico, che consenta il dubbio e la trasformazione.